Il 22 settembre 2025, in occasione della Milano Fashion Week S/S 2026, NABA ha proposto una giornata di appuntamenti dedicati alla ricerca e alla sperimentazione nel campo del fashion e del design, trasformando il campus di Milano in una fucina di idee e contaminazioni creative.
Il programma ha infatti visto il dispiegarsi di due iniziative complementari. Da un lato, la terza edizione di SHOWROOM – DESIGNERS & MAKERS, evento aperto al pubblico e ai professionisti del settore, in cui gli studenti dei Bienni Specialistici in Fashion Design e in Textile Design presenteranno le collezioni sviluppate al termine del proprio percorso accademico. Parallelamente, dalle 11.00 alle 16.30, l’Aula G04 del campus dell'Accademia ha ospitato "Tinto di Blu. Agrivoltaico ed erbe tintorie, in viaggio tra energia, moda e innovazione", un simposio nato dalla collaborazione tra NABA e Repower, con il contributo dell’Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali e dell’Officina del Colore Naturale.
L’iniziativa in collaborazione con Repower, una giornata di studi aperta al pubblico, verteva su un tema di crescente rilevanza nel settore moda: l’applicazione dell’agrivoltaico alla coltivazione di piante tintorie – nel caso del nostro progetto, guado (Isatis tinctoria) e persicaria (Persicaria tinctoria) da cui si estrae il colore indaco, pigmento ricco di fascino che rappresenta simbolicamente l’incontro tra innovazione e tradizione – e il loro potenziale utilizzo nella tintura naturale applicata al tessile e alla moda.
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Il progetto di coltivazione delle piante tintorie a Castelguglielmo (RO), in un campo Repower, si è svolto in diverse fasi – a partire da quella sperimentale, durante la quale sono state coltivate delle piante tintorie in diverse condizioni termiche e di luminosità, scoprendo che la persicaria sembra essere la più resiliente. A seguito della raccolta delle piante, gli studenti coinvolti si sono concentrati sull’estrazione del pigmento indaco: dalla macerazione in acqua, all’aggiunta dell’ossigeno per accoppiare le molecole di indacano e formare l’indigotina, fino all’aggiunta della calce spenta necessaria a dare peso al colore per la sua formazione finale.