Figura che guida e supervisiona le attività di un brand di moda, il Direttore Creativo ha la prima e l’ultima parola sulle collezioni e sulle scelte strategiche legate all’identità visiva. La figura è chiamata a plasmare l’immagine del marchio nel rispetto della sua tradizione ma, al tempo stesso, rinnovandolo in accordo con le mutevoli esigenze del mercato. Dallo sviluppo del concept fino al design degli outfit, per farsi carico di queste responsabilità servono conoscenza del sistema moda, visione e leadership. Il ruolo è, quindi, il punto d’arrivo di un percorso in cui s’impara a comprendere, interpretare e anticipare le tendenze.
Le task di un Creative Director abbracciano tutte le fasi che vanno dall’ideazione di una collezione fino alla sua comunicazione. Prima fra tutte è quella di sviluppo del concept volto a definire lo stile, il mood e l'estetica che rappresentano al meglio la filosofia del marchio. Questo sarà il filo conduttore per il design di abiti, accessori e altri prodotti. Allo stesso tempo, verrà trasferito all’interno delle campagne pubblicitarie, degli eventi e delle sfilate, la cui guida e supervisione sono prerogative dello stesso Direttore Creativo. Alla base di quest’attività ci sono il costante monitoraggio delle tendenze di moda e la ricerca in termini di materiali e cultura del design.
La figura di Creative Director assorbe una serie di responsabilità che richiedono skill eterogenee e, al tempo stesso, approfondite. Visione e creatività sono imprescindibili per plasmare concept originali e coerenti con la storia del brand, per spingersi oltre i confini e introdurre nuove idee. A queste, si deve aggiungere un bagaglio di competenze che matura con il tempo, lo studio e la ricerca.
Un percorso di studi professionalizzante è la strada più immediata per iniziare la propria carriera in un brand di moda e poter ricoprire, dopo aver acquisito l’esperienza necessaria, il ruolo di Direttore Creativo. La proposta formativa di NABA include il Biennio Specialistico in Fashion Design che comprende insegnamenti pratici come, per esempio Modellistica o Linguaggi multimediali e altri più teorici come Fenomenologia degli stili. Importanti sono anche i corsi che esulano leggermente dal settore fashion come Metodologia progettuale della comunicazione visiva – indispensabile per acquisire una capacità di analisi critica degli elementi e dei processi che definiscono un progetto di comunicazione per il sistema moda.