Una collezione di opere d'arte per sensibilizzare il pubblico su una malattia sconosciuta come la porfiria epatica acuta. Il progetto invita lo spettatore ad andare oltre, a cercare una realtà diversa che normalmente non tutti possono vedere.
Visualizza la normale vita quotidiana, interrotta dalla malattia. Visualizza il dolore ignorato. Una storia universale per un'assurdità apparente.
Creare suggestioni visive con un approccio emozionale. Lasciare il segno ai medici, ma anche alle persone comuni. Raccontare la malattia, la sua rappresentazione e la lotta per raggiungere la diagnosi corretta.
Uso di illusioni ottiche per rivelare la malattia. Le verità sulla malattia sono nascoste per rappresentare la difficoltà di ottenere una diagnosi corretta e di conviverci.
Piccole storie illustrate. Informazioni. Empatia. Identificazione. Emozione.
Rappresentazione grafica di un attacco della malattia: dolore, confusione, per cercare di rendere più facile per il medico di riconoscere la porfiria epatica acuta.
Un progetto basato sul tema dell'invisibilità che invita l'osservatore ad andare oltre, a cercare una realtà diversa da quella che normalmente tutti possono vedere.
Un viaggio attraverso le emozioni del paziente affetto da porfiria epatica acuta, sulle conseguenze e sulla sensazione di isolamento e solitudine dei pazienti.
Niente come l'arte raggiunge il cuore delle persone. L'espressività delle opere scelte comunica emozioni, senza essere aggressivi o pessimisti. Un omaggio ad uno dei più famosi malati di porfiria epatica acuta, Vincent Van Gogh.
Una serie di illustrazioni metaforiche per rendere visibile l'ampia gamma di sintomi di questa patologia.
Per poter affrontare un problema, un evento traumatico o una situazione difficile, può essere utile osservare la situazione da un punto di vista diverso.
Ci identifichiamo sempre con il paziente "vedendo" il distacco/strappo con la realtà che lo circonda. A cui non appartiene più, ma sembra comunque essere l'unico a vedere ciò che gli altri non vedono.
Sottolineare la natura destabilizzante della malattia, vivendo gli attacchi dei pazienti come se fossero improvvisi blackout che interrompono le loro attività quotidiane.
Trasmettere la sensazione di dolore causato dalla porfiria, attraverso la vista e le rappresentazioni uditive.
La storia del processo attraverso il quale un medico può diagnosticare la porfiria epatica acuta. Attraverso un denso strato di problemi e ostacoli, possono essere identificati sintomi che possono guidare il medico a riconoscere la malattia.
Sentire su un altro pianeta è la sensazione che tutti provano quando scoprono di soffrire di una malattia. Questo lo fa sentire diverso, solo ed incompreso.
La porfiria epatica acuta è caratterizzata da sintomi multipli, potenzialmente legati a molte altre malattie. Pertanto, la diagnosi diventa una sorta di puzzle.
Attraverso un movimento, un passo fisico nello spazio dello spettatore, l'immagine cambierà, e sarete in grado di nominare il problema. Il passo come metafora per andare oltre nella ricerca.
Project Leaders
Fagandini, Rossi, Sartori, Ottavi, Freni, Lazzaroni, Sardu, Buonocore, Buzzi, Ferraris, Mazzola, Padella, Porti, Gennari, Giarda, Kumar Sahu, Vico, Fachechi, Ghielmi, Pesenti, Rizzo, Steri, Cristini, Morari, Palmieri, Paradisi, Anton, Massa, Mondonico, Vieryra, Gazzignato, Mazzanti, Militi, Nelli, Mariani, Ferro, Fraula, Bevilacqua, D’Auria, Della Ratta, Dervishi, Diotallevi, Giavina, Macrì, Mazzini, Mori, Pelosin, Piatto, Romani, Sampieri, Buscaglia, El Hafi, Pisanu, Soldo, Piatto, Viotto, Mercanti, Vedovato, Vivaldini, Basei, Buscaroli, Casani, Cervelli, Valentini
Gli studenti coinvolti sono stati chiamati a reinterpretare in chiave contemporanea il portato iconico di Negroni che, con i suoi oltre 100 anni di storia, ha contribuito allo sviluppo della comunicazione di brand in Italia
Gli studenti del Triennio in Graphic Design e Art Direction hanno reinventato la grafica e il packaging delle nuove collezioni Venchi per la Pasqua e le festività del Chinese New Year e il Mid Autumn Festival
Un progetto che celebra il talento femminile e l’inclusione, sostenendo pari opportunità nelle arti e nel design, attraverso la reinterpretazione creativa dell’iconico stiletto “Good Girl” di Carolina Herrera a cura dalle studentesse del campus NABA di Milano e Roma.
